FONDAZIONE HOSPICE AREA NORD SAN MARTINO ETS

Perché una Fondazione ETS per realizzare e attivare un Hospice ?

Attraverso la pratica delle Cure Palliative si è diffusa e affermata una cultura, un approccio terapeutico che considera la malattia, soprattutto nella sua fase terminale, non più soltanto un mero evento biologico, ma un’esperienza della vita e del vissuto umano, in cui acquistano grande rilievo per il malato gli aspetti emozionali, psicologici, spirituali, le relazioni affettive, i valori umani della persona nella sua globalità.

Nella Rete integrata delle Cure Palliative la qualità delle cure e la qualità delle relazioni vanno di pari passo come in nessun altro settore dell’assistenza. Alle Istituzioni Sanitarie compete assumere tutti gli oneri dell’assistenza sanitaria, il personale infermieristico e riabilitativo, i medici palliativisti, i medici di base che continuano a seguire il malato come al proprio domicilio, i farmaci e gli ausili sanitari, e ogni altro aspetto sanitario contemplato nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) approvati a livello nazionale e regionale. A tali oneri, che devono comprendere i conseguenti aspetti di carattere organizzativo e strutturale, concorrono le Istituzioni pubbliche – Regione e Azienda USL – attraverso la corresponsione di rette di degenza approvate con delibere della Giunta regionale e aggiornate periodicamente.

Al privato, come nel nostro caso, senza scopi di lucro (ETS) e alla Società Civile, spetta garantire ogni altro aspetto dell’intervento palliativo, riguardante il benessere dell’individuo malato nel suo assunto più globale, la qualità della sua vita residua, il benessere di chi gli sta accanto nell’ultima fase dell’esperienza umana.

Anche al personale, dunque, non solo al malato, non solo ai suoi familiari, deve essere garantito un forte sostegno psicologico oltre che una particolare e speciale formazione continua mirata ad evitare il cosiddetto burn-out e ad alimentare una naturale predisposizione all’empatia, alla partecipazione, all’ascolto, alla comprensione, alla dolcezza, all’umanità nel rapporto con il malato e con i suoi familiari.

Con la stessa visione e finalità la struttura edilizia deve essere ideata e progettata per garantire al malato e ai familiari la stessa, o migliore, accoglienza e vivibilità della propria casa; sarà circondata il più possibile dal verde, consentirà la permanenza diurna e notturna anche dei familiari, avrà aree di soggiorno dedicate, avrà una cucina a disposizione per preparare i cibi più graditi e in grado di stimolare la residua voglia di alimentarsi del malato.

Il Consiglio di gestione della Fondazione è formato da nove persone nominate oggi dai tre promotori – fondatori:

  • Daniele Monari, avvocato, presidente della Fondazione
  • Margherita Silipo, dirigente dell’AUSL di Modena ora in pensione
  • Gherardo Braida, architetto
  • Luigi Azzollini, medico di medicina generale
  • Mauro Marazzi, medico di medicina generale
  • Doriano Novi, medico di medicina generale
  • Natascia Pellacani, funzionaria di Associazione di Categoria
  • Mario Vignoli, commercialista
  • Paola Zombini, coordinatrice infermieristica ora in pensione

L’organo di controllo: Maria Teresa Nannetti, commercialista

I servizi offerti dalla Fondazione Hospice saranno completamente gratuiti grazie al futuro accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e ai donatori che ne sostengono il progetto.